Sono sempre di più le persone che scelgono di imparare la lingua araba, grazie agli ottimi sbocchi lavorativi che offre. Allo stesso tempo, c’è ancora un pregiudizio forte per questa lingua, spesso considerata complessa e difficile da approcciare.
L’arabo è una lingua affascinante e ricca di sfaccettature, che offre molte opportunità lavorative e professionali ma porta con sé anche un enorme bagaglio culturale che accomuna milioni di persone.
Scoprire l’arabo: perché sceglierlo?
Tra le tante lingue esistenti, quindi, perché dedicarsi proprio all’arabo? Per dare una risposta e far comprendere il vero potenziale culturale, lavorativo e linguistico di questo idioma, abbiamo intervistato Mohamed Bashir Abukabda, giornalista, telecronista, traduttore e docente di arabo presso l’Istituto di Alti Studi SSML Carlo Bo.
Scopriamo perché studiare l’arabo, quali sono gli sbocchi professionali, i settori che richiedono maggiormente questa competenza e alcuni consigli per approcciarsi allo studio e al mantenimento della lingua. L’intervista proporrà anche una panoramica sulla struttura del corso di lingua araba presso la SSML Carlo Bo e in che modo prepara i giovani studenti al mondo del lavoro.
1. Perché studiare la lingua araba oggi?
“La lingua araba è parlata da più di 467 milioni di persone in tutto il mondo ed è la lingua ufficiale in 22 paesi. Inoltre, l’insegnamento dell’arabo in Europa ha vissuto una crescita enorme negli ultimi 20 anni grazie ad un vero e proprio boom a livello di interscambio commerciale fra il vecchio continente e i paesi arabi (l’Italia da sola vanta un valore complessivo degli import/export annuo che supera i 25 miliardi di euro). A tutto ciò si aggiungono gli investimenti arabi in Europa e gli eventi di grande prestigio internazionale che sono stati e saranno organizzati e ospitati in diversi paesi arabofoni (ad esempio l’Expo di Dubai, il mondiale di calcio in Qatar, le gare di F1 e di MotoGp in Bahrain e Abu Dhabi). Se prendiamo in considerazione tutti questi elementi, abbiamo un quadro completo delle opportunità lavorative e professionali che la lingua araba offre a chi sceglie di studiarla”.
2. Quali settori richiedono maggiormente la conoscenza della lingua araba?
“Sono molti, dal turismo al commercio, dalla Pubblica amministrazione al settore Food and beverage. Poi ci sono i nuovi settori come i videogiochi e il giornalismo bilingue on-line. Personalmente collaboro da anni alla traduzione e all’adattamento di videogiochi e piatteforme web in lingua araba. Si tratta, dunque, di un mercato dinamico e in continuo mutamento vista la grande richiesta da parte di diverse realtà, piccole e grandi, di professionisti preparati e affidabili”.
3. Quali sono gli sbocchi lavorativi? Che professioni può svolgere chi ha studiato arabo?
“Chi ha studiato arabo ha diversi sbocchi professionali che vanno dal mediatore culturale al diversity manager e dal classico traduttore-interprete (freelance o in-house) al communication manager, senza trascurare l’insegnamento e la docenza. Infatti, i corsi di lingua e cultura araba sono sempre più richiesti dal mercato proprio per la grande vivacità e sviluppo dei vari settori economici che collaborano o lavorano a stretto contatto con i paesi arabi”.
4. Com’è strutturato il corso di lingua araba della SSML Carlo Bo?
“I nostri corsi hanno una struttura che predilige la comunicazione e sono gli unici in Italia che prevedono l’insegnamento del dialetto più popolare nei paesi arabi, cioè quello levantino. Ciò rende i nostri allievi in grado di interagire fin da subito con i soggetti madrelingua araba in maniera diretta e chiara.
Nei nostri corsi insegniamo la grammatica e l’uso della forma scritta della lingua araba (il cosiddetto arabo standard), ma allo stesso tempo sviluppiamo le capacità comunicative degli studenti proprio attraverso l’insegnamento da parte dei docenti madrelingua del dialetto, ovvero l’arabo che gli arabi usano in forma orale per comunicare nella vita di tutti i giorni. Questo rende i nostri corsi unici e completi”.
5. In che modo il percorso di studi della SSML Carlo Bo prepara al mondo del lavoro?
“Noi consideriamo i nostri studenti dei colleghi da formare e proprio per questo nei nostri percorsi si simulano le mansioni, le problematiche, e le strategie che caratterizzeranno la vita professionale degli allievi una volta laureati. Il nostro corpo docenti è composto da grandi accademici ma anche da straordinari professionisti del settore. Dunque i nostri allievi si trovano fin da subito ad affrontare, sotto la guida dei loro tutor, le sfide del mercato e dell’ambiente lavorativo”.
6. Cosa consiglierebbe ai suoi studenti per aiutarli nello studio della lingua araba?
“Senza dubbio consiglio di utilizzare tutte le nuove tecnologie per conoscere da vicino non solo la lingua ma soprattutto la cultura araba contemporanea. Il Web è una fonte inesauribile di sapere ma anche uno straordinario strumento per tenersi aggiornati e affinare le proprie capacità comunicative. Infatti, ai miei allievi consiglio sempre di creare un ambiente arabofono virtuale così da poter migliorare ed approfondire tutte le nozioni che si acquisiscono durante le lezioni e i laboratori linguistici”.
7. E cosa consiglierebbe invece a chi vuole avvicinarsi per la prima volta allo studio della lingua e della cultura arabe?
“La lingua araba è una lingua molto logica. Magari la prima fase, cioè quella di alfabetizzazione, potrebbe sembrare ostica, ma una volta superato il primo impasse ci si rende conto di quanto sia semplice e sequenziale il processo di apprendimento. Per questo motivo il mio consiglio è di avere un pizzico di pazienza e mantenere viva la curiosità, perché una volta appreso l’alfabeto ci si trova davanti ad una lingua ed una cultura a dir poco straordinarie”.
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