In un mondo in cui le persone viaggiano con maggiore facilità, gli scambi commerciali internazionali avvengono regolarmente e i flussi migratori sono all’ordine del giorno, la figura professionale del mediatore linguistico è diventata fondamentale e sempre più richiesta dal mondo del lavoro. Ma chi è il mediatore linguistico, cosa fa precisamente e in quali ambiti lavora? Se ti sei posto queste domande, di seguito troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno e qualche consiglio utile per intraprendere questa professione. Iniziamo.
- Chi è il mediatore linguistico e cosa fa
- In che ambiti lavora il mediatore linguistico
- I requisiti per diventare mediatore linguistico
- Come diventare mediatore linguistico
Chi è il mediatore linguistico e cosa fa
Il mediatore linguistico è un professionista che non si limita solamente a tradurre le conversazioni tra due o più soggetti che parlano lingue diverse, ma si occupa anche di mediare la comunicazione dal punto di vista culturale. Culture diverse, infatti, hanno di solito usanze, tradizioni, riti e religioni differenti, e il mediatore si occupa proprio di facilitare la comunicazione e abbattere le barriere linguistico-culturali tra le parti coinvolte.
A differenza di traduttori e interpreti, che traducono rispettivamente testi scritti e parlati, il mediatore linguistico culturale deve quindi avere una conoscenza approfondita non solo della lingua del Paese estero su cui si è specializzato, ma anche della sua cultura e usanze.
In che ambiti lavora
I settori in cui questa figura professionale può operare sono diversi e riguardano sia l’ambito pubblico che privato. Uno dei principali è quello dell’accoglienza e assistenza agli immigrati: in questo campo il mediatore linguistico culturale si occupa di facilitare la comunicazione lungo tutto il processo di integrazione e in luoghi come ospedali, scuole, centri per l’impiego, tribunali e questure.
Il mediatore linguistico può lavorare anche in ambito aziendale. Sempre più spesso, infatti, le società di import export e le aziende che operano a livello internazionale (o vogliono investire in nuovi mercati esteri) fanno riferimento a questa figura per gestire la comunicazione con le sedi estere e gestire le trattative commerciali. In questo caso il mediatore linguistico dovrà avere una formazione che comprende delle competenze specifiche anche in ambito economico e giuridico.
Ci sono, poi, sbocchi lavorativi nell’ambito delle organizzazioni ed enti internazionali, dove il mediatore linguistico può occuparsi ad esempio di interpretariato e della gestione di progetti internazionali nell’ambito della cooperazione umanitaria.
Infine, altre opportunità di impiego vengono fornite dal settore del turismo, della comunicazione digitale e del marketing.
I requisiti per diventare mediatore linguistico
I requisiti generali richiesti per svolgere questa professione sono i seguenti:
- Ottime capacità comunicative e relazionali
- Ottima conoscenza dell’italiano e di almeno una lingua straniera
- Conoscenza approfondita della cultura legata alla lingua straniera parlata
- Doti di empatia e sensibilità
- Competenze nell’ambito di riferimento, ad esempio commerciale, amministrativo, giuridico, comunicativo ed educativo.
- Capacità di adattamento
Come diventare mediatore linguistico
Ora che abbiamo visto in cosa consiste il lavoro di questo professionista della comunicazione interculturale e in che ambiti può lavorare, scopriamo insieme qual è il percorso da intraprendere per svolgere questa professione.
Il primo passo per diventare mediatore linguistico consiste nel conseguire una Laurea in Mediazione Linguistica. L’Istituto di Alti Studi SSML Carlo Bo, ad esempio, propone il Corso di Laurea Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica, un percorso che ha l’obiettivo di perfezionare la preparazione culturale, scientifica e pratica dei futuri Mediatori Linguistici.
Dopo un primo anno comune, in cui viene approfondita la conoscenza dell’inglese e di una seconda lingua a scelta tra cinese, arabo, francese, russo, spagnolo e tedesco, dal secondo anno di corso ogni studente può intraprendere uno dei tre piani di studio disponibili tra:
- Mediazione Linguistica e Negoziazione Internazionale, che propone approfondimenti in ambito interculturale e giuridico;
- Digital Communication and Social Media Marketing, focalizzato sull’ambito della comunicazione digitale, dei social media e dell’influencer marketing;
- International Trade and Multicultural Sales, grazie al quale gli si possono approfondire le materie economico-commerciali.
Come puoi vedere, ognuno di questi piani di studio ha l’obiettivo di fornire competenze specifiche sempre più richieste dalle aziende, dandoti un vantaggio competitivo quando cercherai lavoro dopo la laurea. Inoltre, grazie al servizio di orientamento e alla collaborazione con un network di imprese convenzionate, la SSML Carlo Bo mette a tua disposizione tutti gli strumenti utili per accelerare il tuo inserimento in azienda. Se, invece, preferisci proseguire gli studi, l’accesso alle lauree magistrali in traduzione specialistica e interpretariato è garantito.
Cosa aspetti? Contattaci subito per saperne di più sul Corso di Laurea Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica e iscriviti agli Open Day in programma. La SSML Carlo Bo ha sedi in ben cinque città italiane: Roma, Milano, Firenze, Bologna e Bari. Vieni a trovarci!
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