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Conoscere le lingue orientali: gli sbocchi professionali

Da qualche anno ormai lo studio delle lingue orientali è diventato un campo di studi più richiesto di quanto non si immagini. Parlare l’inglese non basta più: soprattutto con l’espansione dei mercati asiatici il mondo del lavoro guarda sempre più a Oriente. Per le multinazionali la conoscenza dell’inglese è data per scontata e nella classifica delle lingue più studiate al mondo il cinese si piazza al secondo posto appena dopo l’inglese. Ma quali sono gli sbocchi di una laurea in lingue orientali o per chi ha studiato cinese o arabo presso la SSML Carlo Bo? Scopriamolo insieme.

Laurea in lingue orientali: un po’ di numeri

Nel mondo attualmente si parlano circa 7 mila lingue, di cui almeno 2300 solo in Asia. Nella classifica delle dieci lingue più parlate al mondo (aggiornata al 2022) subito dopo l’inglese saldo al primo posto, spicca il cinese mandarino e al terzo l’hindi parlato da oltre 600 milioni di persone in ben 22 paesi. Anche nella seconda metà della classifica troviamo lingue come l’arabo (in sesta posizione) con circa 274 milioni di parlanti, il bengalese (settima) parlato da 272,2 milioni di persone e molto diffuso anche in alcune comunità indiane. L’incremento del peso politico ed economico di molti paesi dell’area asiatica come Cina, India e Corea, spiega inoltre l’interesse crescente per le lingue parlate in questi territori; ecco perché frequentare corsi di laurea in lingue orientali o specializzarsi in una lingua come il  cinese o l’arabo presso la SSML Carlo Bo è il modo migliore per adeguarsi a un’economia in cui gli scambi con l’Oriente, il Medio Oriente, diventano sempre più frequenti, senza contare le prospettive professionali che un indirizzo di studi di questo tipo può aprire.

Laurea in lingue orientali: sbocchi professionali

Quasi tutti i corsi di laurea in lingue orientali o di mediazione linguistica offrono la possibilità di studiare cinese, giapponese o arabo, considerate le lingue più diffuse e utili da usare negli scambi commerciali. Nel caso di quelle asiatiche, inoltre, lo studio socioculturale e geografico dell’area di interesse diventa essenziale, molto più che nello studio degli altri idiomi. Si tratta di alfabeti e sistemi di scrittura molto differenti da quelli a cui siamo abituati, basati spesso su ideogrammi, così come diversi saranno i codici culturali di riferimento e lo stesso linguaggio del corpo.

Si tratta quindi di percorsi di studi altamente specialistici, ma la domanda è: dopo una laurea in lingue orientali o in mediazione linguistica, che lavoro farò? Gli sbocchi sono davvero tra i più svariati, soprattutto con l’espandersi dei mercati asiatici e un numero sempre crescente di aziende che cercano opportunità redditizie in questi paesi.

Il settore delle pubbliche relazioni offre il ventaglio più ampio: pensiamo ad esempio agli esperti culturali che operano in aziende, imprese o enti e istituti di cooperazione internazionale, culturale ed economica. Si può diventare inoltre interpreti presso istituzioni statali, enti locali, consolati, ambasciate o trovare un impiego nel mondo del commercio in multinazionali o aziende italiane che effettuano scambi con l’area asiatica o mediorientale. Senza contare la possibilità di lavorare come traduttori di testi letterari nel mondo dell’editoria, basti pensare alle versioni tradotte dei manga nei paesi occidentali, che altrimenti non troverebbero spazio; da non sottovalutare la figura del mediatore linguistico in scuole, ospedali o altre istituzioni private.

Molte le possibilità offerte poi dal turismo, dal settore del management e mediazione commerciale (import-export, alimentare, tessile, moda e design), dagli istituti italiani di cultura all’estero o dall’insegnamento nelle scuole apposite, a patto che si sia in possesso dei 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche come previsto dalla normativa. Le possibilità di impiego dipendono certamente dal tipo di percorso scelto, dall’approccio pratico o più teorico e dal grado di padronanza della lingua. Ecco perché è fondamentale scegliere un buon corso di laurea a cui affidare il tuo futuro. Vuoi diventare interprete e traduttore e la tua passione sono le lingue orientali? Ci pensa la SSML Carlo Bo e il suo corso di laurea in Mediazione Linguistica: ti offre la possibilità di studiare cinese e arabo e ti aiuterà a inserirti nel mondo del lavoro grazie alla costante e ormai consolidata collaborazione con le più importanti aziende del settore. Scopri di più sulla SSML Carlo Bo, partecipa agli open day e ai colloqui valutativi d’ingresso.

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22 Febbraio 2023
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