Studiare alla SSML Carlo Bo significa aprirsi allo studio delle lingue e delle culture in un’ottica professionalizzante.
Ecco cosa ne pensa Susanna Navarra, studentessa che ha frequentato il Corso di Laurea in Scienze della Mediazione Linguistica presso la SSML Carlo Bo specializzandosi nello studio dell’inglese e dello spagnolo.
Scopriamo di più sull’esperienza di Susanna e le sue opinioni sul percorso formativo, sul rapporto con i docenti, sull’approccio impiegato nella formazione e su quanto l’ateneo aiuti i suoi studenti ad entrare nel mondo del lavoro.
Quando hai capito che la SSML Carlo Bo era il posto giusto per te?
“Scegliere un momento in cui mi sono sentita veramente molto felice non è semplice, perché ci sono state più occasioni in cui mi sono sentita molto orgogliosa di far parte di questa università.
Una, se dovessi scegliere, è sicuramente stata quando il professore di spagnolo ci ha fatto partecipare a un progetto in collaborazione con il Parlamento Europeo e con l’Unità di Terminologia, che consisteva nell’elaborare un glossario terminologico in lingua inglese, in lingua italiana e in lingua spagnola. È stata sicuramente un’esperienza in cui ci siamo potuti mettere alla prova e accrescere le nostre abilità di carattere linguistico.
Alla fine di questo progetto i nostri nomi compariranno anche nello IATE (terminologia interattiva per l’Europa), strumento che raccoglie la terminologia specialistica per il Parlamento Europeo: questo è stato sicuramente il momento più gratificante.”
Ti capita mai di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti alla SSML Carlo Bo?
“Mi capita molto spesso perché partecipo anche ad un’associazione che si occupa di volontariato e quindi ho la possibilità, in diverse occasioni, di interagire con ragazzi appartenenti ad altre nazionalità, soprattutto con la lingua inglese e la lingua spagnola (essendo molti di questi spagnoli).
Ho la capacità di interagire con loro attraverso le abilità di interprete, in altri casi mi è stato chiesto anche di preparare delle traduzioni per interagire meglio con i ragazzi.”
Come consideri il rapporto con i docenti della SSML Carlo Bo?
“Sicuramente un rapporto molto diretto, dato che abbiamo la possibilità di confrontarci costantemente, quindi non è mai una lezione statica o frontale, c’è sempre un’interazione tra lo studente e il professore.
Il docente è sempre pronto a venire incontro alle esigenze, a trattare argomenti che possano intercettare l’interesse dello studente: quindi “interazione”, secondo me, è proprio la parola chiave nel rapporto docenti-studenti.”
Studiare alla SSML Carlo Bo aiuta a poter lavorare con le lingue?
“Sicuramente. È più semplice lavorare con le lingue perché una conoscenza di carattere culturale serve a relazionarti meglio con la lingua che devi parlare e tradurre. Quindi, dopo aver sviluppato quelle abilità che ti consentono di conoscere la cultura altrui e di relazionarti con l’altro, poi anche la parte di terminologia e di lingua, è più semplice interagire.
Soprattutto, studiare alla SSML Carlo Bo mi ha fatto capire che lavorare con le lingue è possibile: c’è tutta questa parte pratica, quindi la lingua non è solamente un aspetto teorico. L’aspetto dell’interpretariato e della traduzione ti fanno sentire parte di un sistema internazionale, effettivamente coinvolgente. “
Perché hai scelto di studiare le lingue? Perché proprio alla SSML Carlo Bo?
“Perché le lingue? Perché è un interesse che ho già da molto tempo. Mi è sempre interessata molto la parte della lingua ma anche la parte culturale e l’idea di poter stabilire dei contatti, dialogare anche con quelle culture che sembrano apparentemente distanti.
Allo stesso tempo, ho scelto la Carlo Bo perché sicuramente si fa molta pratica e si invita lo studente ad interagire. È l’aspetto più interessante perché, appunto, non resta tutto teorico ma hai la possibilità di metterti in gioco, di capire qual è il tuo futuro e cosa veramente vuoi fare: se vuoi dedicarti all’insegnamento, all’interpretariato… e quindi avvicinarti sempre di più a quel mondo che, in realtà, ti rendi conto non essere così distante.
L’obiettivo è proprio quello di riuscire ad interagire con un’altra cultura e, infine, essere proprio lo strumento per avvicinare due culture.“
A chi consiglieresti la SSML Carlo Bo? Come descriveresti la Scuola?
“Consiglierei questa Scuola ai diplomati, soprattutto se vogliono intraprendere un percorso nel settore delle lingue, perché è molto professionalizzante. Ecco, se dovessi trovare un aggettivo, sicuramente direi ‘professionalizzante’ perché non si tratta tanto di una scuola, di un’università, ma proprio di una struttura volta a inserire lo studente nell’ambito del lavoro.
Si cerca sempre di ricreare l’ambiente lavorativo e professionale, di creare un po’ il mondo della conferenza, in cui poi lo studente si troverà in futuro a lavorare realmente.
Il docente ci fa comprendere anche come funziona il mondo dell’editoria: quindi, nell’ambito della traduzione, ci fa capire che non c’è solamente il tradurre o l’interpretare, ma c’è anche tutto il contesto professionale che, all’interno dell’università, si cerca di ricreare al 100%.
Quindi sì, sicuramente direi professionalizzante e, allo stesso tempo, anche molto organizzata perché favorisce tante opportunità: tirocini, Erasmus, webinar, tutte attività formative che permettono allo studente di accrescere la sua professionalità.” Scopri di più sul corso di Laurea Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica della SSML Carlo Bo e partecipa ai prossimi Open Day.
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