Il 24 ottobre di ogni anno si festeggia la Giornata Mondiale dell’ONU, una ricorrenza importante che omaggia l’operato dell’organizzazione internazionale e celebra l’entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite.
Scopriamo di più sulla storia, le celebrazioni e la rilevanza di questo giorno, oltre all’importanza della varietà linguistica per l’ONU.
Giornata Mondiale dell’ONU: perché il 24 ottobre?
Il 24 ottobre 2022 si festeggerà il 77° anniversario dell’ONU, l’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite.
La scelta di questa data in particolare risale all’entrata in vigore della Carta (o Statuto) delle Nazioni Unite, che risale proprio al 24 ottobre del 1945. Si tratta dell’accordo istitutivo dell’organizzazione che deve essere rispettato da tutti gli stati membri.
Ad oggi, sono tantissimi i Paesi che fanno parte dell’ONU, in tutto 193, quindi il documento stipulato alla fine della Seconda Guerra Mondiale ha valenza internazionale.
Storia e celebrazioni della Giornata delle Nazioni Unite
Il 24 ottobre 1945 la Carta delle Nazioni Unite venne ratificata dalla maggioranza dei Paesi firmatari (i primi furono Cina, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Unione Sovietica), diventando a tutti gli effetti esecutiva.
Secondo lo statuto, l’ONU svolge quattro funzioni principali:
- Mantiene la pace e la sicurezza internazionali
- Coopera per la risoluzione dei conflitti e problemi internazionali, promuovendo il rispetto per i diritti umani
- Rappresenta un fulcro per l’armonizzazione tra diverse iniziative internazionali
- Sviluppa e preserva relazioni amichevoli tra le nazioni.
La data del 24 ottobre venne decretata come festa ufficiale dell’ONU nel 1948, mentre solo nel 1971, cioè 23 anni dopo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite raccomandò a tutti i paesi membri di adottare la data scelta come festa nazionale.
Dal 1948 in poi, ogni 24 ottobre viene festeggiata la Giornata delle Nazioni Unite, con un tema differente in tutto il mondo e con convegni, mostre e incontri sull’impegno e i risultati del lavoro dell’ONU.
L’ONU e l’importanza delle lingue
La sede ufficiale delle Nazioni Unite è situata a New York, ma l’ente dispone di uffici anche in molti altri Paesi del mondo.
Le lingue ufficiali dell’ONU, utilizzate per riunioni o documenti ufficiali, sono sei, e rappresentano le lingue dei paesi membri originali (eccetto l’arabo, aggiunto in seguito su richiesta popolare):
- Arabo
- Spagnolo
- Cinese
- Russo
- Inglese
- Francese.
Durante le riunioni all’organizzazione bisogna parlare necessariamente in una delle sei lingue ufficiali o disporre di un interprete che comunichi quanto viene detto in una di queste lingue.
Inoltre, durante ogni discorso in una delle sei lingue, l’ONU mette a disposizione l’interpretazione in una delle altre cinque lingue proposte, per consentire a tutti i presenti di comprendere al meglio il tema dibattuto.
Allo stesso tempo, ogni documento non può essere discusso se non sono disponibili le versioni tradotte in tutte le lingue ufficiali.
Vista l’importanza delle figure linguistiche per la comprensione e la chiarezza di ogni argomento dibattuto, è necessario che l’organizzazione disponga di un gran numero di interpreti, traduttori e mediatori linguistici formati per conoscere al meglio la lingua e la cultura di ogni Paese. L’ONU rappresenta uno dei principali datori di lavoro per i professionisti delle lingue straniere, che possono trovare occupazione presso l’ente anche nel ruolo di redattori, assistenti e correttori di bozze.
Per lavorare come interprete all’ONU, è necessario disporre di un’ottima conoscenza linguistica e culturale di base, requisito necessario ad accedere all’organizzazione. Per formarsi, è consigliabile affidarsi ad un’eccellenza formativa in ambito linguistico e culturale come l’Istituto di Alti Studi SSML Carlo Bo e il suo Corso di Laurea Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica.
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